giovedì 27 gennaio 2011

La meteorologia

A conclusione dell'unità "Calore e temperatura" non potevamo non parlare anche del "tempo metereologico". Nel linguaggio comune spesso diciamo che  il tempo è "bello" o "brutto" ... e in ogni caso la nostra vita ne è fortemente influenzata ... (e noi ne sappiamo qualcosa , soprattutto quando in giro c'è qualche fiocco di neve !!.....). La meteorologia nasce non appena l'uomo si è accorto dell'influenza delle variazioni del tempo sulle sue attività. Aristotele, più di 2000 anni fa , scrisse forse il primo trattato sulla Meteorologia, in realtà più filosofico che scientifico. Divenne vera scienza a partire dal seicento, quando furono inventati i primi strumenti metereologici: il termometro e il barometro, e quando lo studio della fisica iniziò a fare i primi progressi grazie alla scoperta di alcune leggi fondamentali utili anche per lo studio dei fenomeni atmosferici. Alla fine del 600 si era già in grado di misurare alcuni dati e nel 1653 al Granduca Ferdinando II di Toscana si deve la costituzione della prima rete di raccolta di dati meteorologici in Italia; ma in iniziative del genere si erano già distinti, nei rispettivi paesi, gli svedesi e i francesi. Un anno dopo incominciarono ad effettuarsi i primi tentativi di osservazioni meteorologiche regolari, svolte in contemporanea nelle stazioni meteorologiche di Firenze,Parma,Pisa, Vallombrosa, Milano e perfino Insbruch.
Oggi la meteorologia continua ad evolversi grazie anche agli sviluppi delle nuove tecnologie come le apparecchiature indispensabili per creare una stazione meteorologica efficiente. Ecco un esempio nella foto ( Fonte: La Mela di Newton)


 La meteorologia di Alessandro Catino


la meteorologia di Samuele Parodi

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