giovedì 18 febbraio 2010

IL FULLERENE


Ciao ragazzi di seconda B, in queste settimane stiamo studiando la chimica del carbonio soffermandoci sui suoi composti che costituiscono gli organismi viventi.
Abbiamo visto le forme allotropiche con cui è presente in natura :il diamante e la grafite, tuttavia esiste un’altra forma allotropica, il fullerene che è una molecola composta interamente di carbonio, che ha una forma simile a quella di una sfera vuota,(come un pallone da calcio) di un ellissoide o di un tubolare. Il fullerene approssimativamente sferico è denominato a volte buckyball, mentre il fullerene cilindrico è altresì noto come buckytube o nanotubo. Gli atomi di carbonio si dispongono infatti ai vertici di un particolare poliedro semiregolare: l'icosaedro troncato. le cui facce sono esagoni e pentagoni.
Il nome attuale è stato dato in onore di Richard Buckminster Fuller, (1895-1983)architetto celebre per aver diffuso la cupola geodetica con la forma dello stesso poliedro. Infatti il 12 dicembre 1951 brevetta la cupola geodetica, una struttura che rivoluzionerà la tecnologia delle coperture: la cupola geodetica. Fuller prende in prestito le forme naturali dei cristalli per realizzare una struttura in cui gli sforzi di compressione vengono scaricati su elementi in tensione e la «assembla» come un complesso di tetraedri regolari in acciaio leggero. Chiamata «geodetica» perché rassomiglia alla forma della Terra (geoide), la cupola di Fuller unisce alla possibilità di coprire enormi aree, la leggerezza, la smontabilità e l'economicità. Una cupola di 30 kg può sopportare infatti carichi di 6 tonnellate e ribalta il concetto fondamentale dell'architettura, mostrando che con l'aumento delle dimensioni la resistenza si accresce invece di abbassarsi. Nel 1953 la prima cupola geodetica viene installata sullo stabilimento di Dearborne della Ford. Queste strutture verranno via via impiegate per le più diverse applicazioni: coperture di radar, padiglioni espositivi, ecosistemi sperimentali.
IL fullerene fu scoperto da Harold Kroto, Robert Curl e Richard Smalley, dalla Rice University, assieme ad i altri fullereni nel 1985. Essi ricevettero il premio Nobel per la chimica nel 1996, per il loro ruolo nella scoperta di questa categoria di composti. Il C60 ed altri fullereni furono successivamente notati in ambienti fuori dai laboratori (ad esempio nella classica fuliggine della candela). Anche il meteorite caduto nel 1969 presso Pueblito de Allende, nello stato messicano di Chihuahua, conteneva molecole di fullerene. Da un campione di roccia, grazie a tecniche di depurazione tramite acidi e solventi, si è potuta estrarre una quantità rilevante di molecole con 60, 70, 100 e addirittura 400 atomi di carbonio. È il sorprendente risultato di una ricerca condotta da Luann Becker, ricercatore dell'Università di Hawaii, in collaborazione con i colleghi della NASA Space Science Division.

(Fonte :Wikipedia)
A domani!!

2 commenti:

  1. salve prof!!!!!!!
    sono Camilla (2b)
    volevo dirle che quest'articolo mi piace molto e che la mia ricerca è quasi pronta(finalmente!)
    saluti

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  2. Molto interessante. Giulia 1^A

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